Campagna di sensibilizzazione: Pensi di Conoscermi? (2019)

Una campagna di sensibilizzazione pubblica sul tema delle fragilità, in particolare quelle meno visibili o difficili da comprendere, quelle che creano difficoltà nelle relazioni, quelle fragilità che spesso impediscono di essere considerati parte attiva e di valore della comunità.

Non tutte le fragilità sono riconoscibili al primo sguardo; a volte, quello che si vede, è solo un comportamento inadeguato o inusuale, strano.

Con questa campagna di comunicazione  chiediamo di andare più in profondità, di non fermarsi al primo sguardo, ma di ascoltare chi si è messo in gioco con gran desiderio di raccontarsi senza barriere.

Il primo ad aver accolto l’invito è il fotografo professionista Giacomo Bruno, che ha realizzato il servizio fotografico ai protagonisti della campagna, aprendosi all’idea di essere preparato a trovarsi impreparato.

Incontrare la fragilità fa bene a tutti, perché la fragilità educa alla fragilità e fragili lo siamo tutti.

E poi ci sono loro, le persone che con grande coraggio hanno mostrato le proprie fragilità, le hanno raccontate e, insieme a loro, i tanti facilitatori sociali e gli esperti per esperienza  che, ogni giorno, si mettono a disposizione della comunità, in ascolto delle fragilità altrui, a partire dalla propria esperienza personale. Nei momenti bui e di paura, incontrare qualcuno “che ha vissuto quello che stai vivendo tu adesso», ascoltare la parola giusta, può essere un modo per uscire dal proprio isolamento.

Insieme al Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche di Reggio Emilia, all’Associazione Sentiero Facile e al Consorzio Oscar Romero, Reggio Emilia Città Senza Barriere, per sostenere la rilevanza fondamentale del supporto tra pari nei percorsi di recovery, ha condotto, nel febbraio 2020, per la prima volta in Italia, 17 facilitatori sociali al conseguimento della qualifica regionale di Orientatore.

Le esperienze personali si intrecciano con l’evoluzione dei servizi: si aprono nuove possibilità e prospettive di essere comunità.

Le storie in questo progetto

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Il disagio psichico ha tante facce: “io sono Elisa”. Avevo tutto, la mia famiglia, un buon posto di lavoro, una casa dove ho trascorso tanti anni della mia vita. Poi

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