An Ideal City: performances urbane per una città inclusiva e dinamica
Il 10 e 12 giugno Reggio Emilia si è trasformata in un teatro a cielo aperto per ospitare le MicroDanze, un progetto di Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto. Otto performance diffuse tra centro e periferia della città: una riformulazione della danza a disposizione di un pubblico di passaggio, un percorso che include la fragilità nella messa in scena degli stessi spettacoli.
MicroDanze è una sperimentazione all’interno del progetto internazionale An Ideal City, che esplora nuove modalità di fruizione della danza attraverso luoghi e linguaggi differenti. In precedenza, le performance itineranti hanno raggiunto alcuni luoghi significativi di Atene e Bruxelles, arrivando ora Reggio Emilia.
MicroDanze rappresenta un’esperienza culturale che supera i luoghi tradizionali, parla alla città e include le persone che la abitano. Per questo Reggio Emilia Città Senza Barriere è stato uno dei principali promotori dell’iniziativa dell’evento.
Dalla volontà di coinvolgere le diversità è nata anche la collaborazione con alcune storiche realtà della fragilità reggiana che a Reggio Emilia si occupano di valorizzare le competenze di persone con diversi tipologie di fragilità. La sartoria Cucireperricucire, che coinvolge donne dal passato difficile, ha confezionato i costumi dei performer e la falegnameria SemiLiberi, realizzata all’interno del carcere, ha costruito le scenografie degli spettacoli.
Anche STRADE, il sistema di attività socio-occupazionali per persone con disabilità nel distretto di Reggio Emilia, ha contribuito a rendere il programma più inclusivo organizzando una PASSEGGIATA URBANA sotto la guida di persone adulte con fragilità. Un’esperienza urbana per conoscere Santa Croce, la sua storia e la comunità abitante.