Conclusi i lavori al Parco Noce Nero, il parco più accessibile della città

Conclusi i lavori per il parcomodello di accessibilità, con giochi e attrezzature inclusivi e un nuovo Percorso Avventura, segnaletica fruibile da non-vedenti e ipovedenti e comunicazione tradotta in CAA, la comunicazione aumentativa alternativa. 

Il Parco Noce Nero della Rosta Nova è stato riqualificato grazie al progetto promosso dal Comune di Reggio Emilia e da Farmacie Comunali Riunite nell’ambito del progetto di mandato “Città senza Barriere” con la consulenza del Criba – Centro Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche e finanziato oltre che dal Comune stesso anche dalla Regione Emilia-Romagna.

Il nuovo parco restituito alla città è stato riprogettato per essere completamente accessibile e vivibile da persone con disabilità, con un’attenzione particolare alle attività per bambine e bambini. Un luogo privo di barriere fisiche, sensoriali e cognitive che rappresenta oggi un modello di accessibilità allargato, reso possibile grazie al coinvolgimento di diverse realtà cittadine portatrici di bisogni e visioni differenti: la cittadinanza, le associazioni che si occupano di adulti e bambini con disabilità, gli enti e le scuole del territorio e il centro sociale adiacente sono stati coinvolti con l’obiettivo di rispondere a diverse esigenze e creare un modello collaborativo per lo sviluppo di future progettazioni. 

“È stato un percorso progettuale molto stimolante – ha spiegato l’architetto Cinzia Araldi responsabile dell’Area Tecnica di Criba che ha seguito il progetto – perché abbiamo raccolto da diversi portatori di interesse le necessità e i desideri sul parco, traducendoli poi in soluzioni sostenibili e accessibili a tutti. Con la sezione locale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti è emersa l’idea di non creare dei veri e propri percorsi, ma abbiamo lavorato in un’ottica conservativa, tracciando i percorsi con colori a contrasto e sfruttando le caratteristiche materiche della pavimentazione e le linee esistenti come guida”.  

In quest’ultima fase di lavoro si è lavorato in particolare sull’area giochi principale del parco, dotando l’area di attrezzature accessibili dove bambini e bambine possano socializzare e giocare senza barriere né differenze.

Per l’area gioco – ha aggiunto l’architetto Araldi – è stato fondamentale il coinvolgimento delle scuole “Marco Polo” e “Pertini”: attraverso la raccolta dei desideri dei bambini che frequentano le scuole adiacenti il parco abbiamo modulato l’area, mantenendo libera l’area della collina, dove i bambini possono giocare liberamente e affiancandola ad attrezzature multifunzionali, dondoli, giochi a molle, giostre e altalene accessibili dove è possibile giocare in piccoli e grandi gruppi con capacità differenti condividendo le strutture”.

Il progetto è stato condiviso con la Fondazione “Durante e dopo di noi” e l’associazione “Gocce di speranza”, per creare soluzioni di gioco multifunzionali adatte a bambini e bambine con capacità differenti. 

Il parco, su richiesta degli abitanti della zona, è stato poi dotato di dieci nuove sedute e panchine con braccioli, mentre il percorso pedonale è stato sistemato per migliorarne la percorribilità. Valorizzati anche gli accessi all’area giochi, con l’inserimento di nuovi pannelli comunicativi ideati sempre in collaborazione con le scuole della zona che verranno installati a breve. È stato inaugurato inoltre un nuovo Percorso Avventura Sperimentale, sempre in collaborazione con la associazioni, che interagisce con le diverse pendenze della collina, dando diverse occasioni di gioco per tutti.