Palazzo dei Musei tradotto in CAA
Il Nuovo Palazzo dei Musei diviene più nuovo, più grande, più museo. Chi entra non è un semplice visitatore: è una persona invitata a immergersi in un grande Archivio dei beni comuni, in un lavoro centrato sui materiali museali, parte dei quali usciti dai depositi, altri provenienti da istituzioni cittadine, prima fra tutte la Biblioteca municipale Panizzi.
E qui, segue e intraprende una narrazione dalla Preistoria del territorio Reggiano – arricchita con citazioni di reperti d’eccezione conservati nelle collezioni storiche, come la Venere di Chiozza e l’Ascia dell’Età del rame che assomiglia incredibilmente a quella di Otzi – a Marco Emilio Lepido e la sua Via Emilia, dal Correggio a Ludovico Ariosto, dai secoli degli Estensi al Primo Tricolore rivoluzionario e unitario, da Antonio Fontanesi al respiro della Contemporaneità rappresentata in primis dal vasto, pregevole e unico patrimonio fotografico, frutto delle opere raccolte o commissionate dall’Amministrazione comunale agli artisti, internazionali e della città, che hanno partecipato al progetto di Fotografia Europea in oltre 15 anni: fulcro di questa sezione è la produzione di Luigi Ghirri, custodita nell’Archivio Eredi Luigi Ghirri, folgorante e unica nella sua completezza e profondità, esposta in permanenza.
Grazie a “Reggio Emilia Città Senza Barriere” il nuovo Palazzo dei Musei è facilitato da una mappa in Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA). Un museo più nuovo e più grande ma anche più accessibile, per tutti e tutte noi, adatto a tutte le sensibilità.