Un convegno su diritto alla bellezza e nuovi modelli di welfare culturale
Venerdì 10 e sabato 11 marzo si è tenuto il convegno B. DIRITTO ALLA BELLEZZA – MODELLI DI WELFARE CULTURALE TRA EVIDENZE SCIENTIFICHE E NECESSITÀ DI NUOVE POLITICHE, due giornate dedicate all’impatto della cultura – l’arte in particolare – su chi opera nel settore socio-sanitario ed educativo, su chi beneficia dei servizi e sulle società meno medicalizzate.
Il convegno nasce a 5 anni dalla scrittura del manifesto B. DIRITTO ALLA BELLEZZA, quando nel 2018 venne presentata una prima interpretazione collettiva dell’unione tra cultura, welfare, educazione e salute. A partire da quell’anno, iniziarono a diffondersi le prime esperienze di welfare culturale a Reggio Emilia e in Emilia-Romagna.
Queste sono state presentate venerdì 10 marzo durate la prima giornata di convegno. È stata un’occasione importante per dare voce a chi ha guidato e seguito i progetti, alcuni dei quali sviluppati da Reggio Emilia Città Senza Barriere in collaborazione con istituzioni culturali reggiane, artiste e artisti internazionali:
- L’Arte Mi Appartiene, percorsi innovativi con Fondazione Palazzo Magnani per mettere l’arte al servizio delle comunità;
- Art Factory, collettivo sperimentale di persone con disabilità che coniuga fragilità e creatività;
- Incontri! Arte e persone, progetto di inclusione sociale e letture inaspettate del patrimonio museale in collaborazione con i Musei Civici di Reggio Emilia.
Dalle testimonianze è emerso che l’arte e la cultura rappresentano uno strumento per il benessere e la salute delle persone; di conseguenza, comunità culturalmente e artisticamente attive sono più sane. Dopo la presentazione delle iniziative territoriali, nel pomeriggio si sono sviluppati i workshop diffusi in città, che hanno permesso anche alle persone partecipanti al convegno di mettere in pratica i processi e i metodi sviluppati.
Nella mattinata di sabato 11, invece, sono state presentate le evidenze scientifiche e statistiche delle politiche integrate tra cultura, welfare e salute. I risultati rappresentano una valutazione del percorso in atto, un’analisi fondamentale per conoscere le potenzialità del territorio e rafforzare le politiche per generare nuove occasioni di esperienza e di inclusione. A seguire, Delphine Houba, Assessora alla Cultura della città di Bruxelles, ha raccontato i progetti su musei e salute mentale avviati da alcuni anni nella capitale belga.
Il convegno sui MODELLI DI WELFARE CULTURALE TRA EVIDENZE SCIENTIFICHE E NECESSITÀ DI NUOVE POLITICHE è organizzato da Patrimonio Culturale ER, Comune di Reggio Emilia / Reggio Emilia Città Senza Barriere, Farmacie Comunali Riunite e Fondazione Palazzo Magnani con il contributo di Fondazione Pietro Manodori e Amate.
Photo courtesy: Fondazione Aterballetto – Danza e fragilità – performer Emanuele Lambertini – foto Laura Misuraca