Reggio Emilia Città Senza Barriere ha come mandato di fondo quello di contribuire al superamento delle barriere architettoniche (tutto ciò che ostacola alla mobilità ed all’accessibilità di ogni persona con disabilità: fisica, sensoriale, mentale) e mentali (cioè gli ostacoli di natura comportamentale e culturale, spesso prima causa di emarginazione e stigmatizzazione sociale) realizzando un nuovo modo di pensare la città “per” e “con” la disabilità.
É un impegno del Comune di Reggio Emilia, parte integrante del programma di mandato del Sindaco Luca Vecchi e affidato all’azienda speciale FCR (Farmacie Comunali Riunite) che, da oltre vent’anni, è uno degli attori principali delle politiche di welfare di Reggio Emilia. Perché è innanzitutto compito della politica farsi carico dei più deboli ed operare scelte conseguenti. Perché è insieme alle persone fragili che Reggio Emilia intende costruire le sue politiche di innovazione.
COME?
L’intero sviluppo del progetto Reggio Emilia Città senza barriere (RECSB) dalle sue origini nel 2015 si è fondato su modalità partecipative in ciascuna delle macro fasi progettuali:
EMERSIONE DEI BISOGNI
Attraverso la costituzione di nove tavoli di lavoro tematici – Mobilità, Barriere architettoniche, Formazione, Accoglienza, Educazione e percorsi di vita, Lavoro, Sfide, Anima, Disabilità come risorsa – sono state in particolare nel primo periodo di sviluppo del progetto (2015-2017) raccolte istanze, idee, proposte. Oltre 100 organizzazioni e 150 persone hanno partecipato ai lavori che hanno costituito il primo grande bacino di sviluppo del progetto.
AZIONE
Alcune delle idee, valutata la fattibilità/sostenibilità all’interno dei tavoli, sono passate alle fasi di progettazione e realizzazione; i partecipanti dei tavoli di lavoro sono stati i protagonisti diretti di molte delle azioni messe in campo, cercando di valorizzare le competenze e le positive energie che ciascun partecipante poteva agire per migliorare le condizioni di partenza evidenziate nella emersione dei bisogni.
VERIFICA
Lo stato di avanzamento e gli esiti del progetto sono periodicamente condivisi con i partecipanti ai tavoli di lavoro e con la cittadinanza attraverso diversi strumenti di comunicazione e informazione.
A partire dal 2017 un appuntamento annuale con metodologia World Cafè è diventata l’usuale momento di confronto ed elaborazione di idee ed ipotesi progettuali dei cittadini e delle organizzazioni attivamente impegnate nel progetto Recsb.
Nel 2020, questo appuntamento, a causa della pandemia, non si è svolto.
I tavoli di lavoro tematici inizialmente costituiti in qualche caso hanno continuato ad essere convocati per approfondire e verificare l’andamento di specifici segmenti di attività, mentre dal progetto sono nati e si sono sviluppati altri gruppi di lavoro permanenti o temporanei.
Qui le immagini e i racconti dei passati WORLD CAFE’.