Un sabato tutto per me
Il progetto “Un sabato tutto per me” è nato per rispondere al desiderio di sollievo delle famiglie, ma ancor più per offrire ai ragazzi un sabato tra amici. L’idea era quella di creare un momento di incontro e svago per i giovani con disabilità, offrendo loro un luogo inclusivo dove instaurare nuove amicizie e poter trascorrere un sabato tra laboratori, musica e nuovi incontri.
Questo progetto ha l’ambizione di prendersi cura di una parte spesso dimenticata: il TEMPO. Per i genitori, di quel tempo da dedicare a loro stessi: quello che serve per ricaricare le batterie, per vedersi, per uscire a cena insieme, andare al cinema, amarsi, volersi bene, quello che serve per essere felici. Per ricordarsi di essere individui, uomini, donne, mariti, mogli e non solo mamme e papà.
Per i figli un tempo in cui essere autonomi, indipendenti per quanto possibile, essere adolescenti o adulti senza necessariamente sentirsi sempre e solo figli, senza i genitori “addosso” per qualche ora.
Un progetto ambizioso che in sé portava una doppia provocazione e dove l’elemento “fiducia” è stato ciò con cui fare i conti: la sfida dei genitori nell’affidare i loro figli a mani inesperte ma accoglienti, a coetanei non professionisti dei loro figli; allo stesso tempo, la fiducia dei volontari in loro stessi, nel potersi affidare alle risorse esperienziali ed emotive di ciascuno e del gruppo.
La Polveriera, lo spazio che ha ospitato il progetto, un sabato al mese per alcuni periodi nel 2018 e 2019 ha aperto le porte ad un gruppo misto di giovani impegnati in attività pomeridiane, pizzate e, per i più grandi, serate dedicate a musica e eventi, per sentirsi cittadini protagonisti della vita di comunità.
Le storie di questo progetto
IO SONO FUORI
Palazzo Magnani, sede in questo periodo della mostra “L’arte in gioco” dedicata a Jean Dubuffet, ha visto l’ inaugurazione, al proprio interno, della Project Room, uno spazio voluto da Reggio