All inclusive sport
E’ di questi giorni la notizia, diffusa dal Ministero dell’ Istruzione, di una proposta innovativa nell’ ambito del sostegno scolastico ad alunni con disabilità.
Finalmente nuovi termini diventano centrali anche nel sistema scolastico italiano: inclusione, progetto di vita, tutoraggio, formazione, accogliendo in tal modo le istanze di Enti, Associazioni di vario tipo, famiglie, sistema sanitario operanti nel nostro Paese nell’ ambito della disabilità.
All’ interno di un progetto di vita va sottolineata la possibilità che una persona disabile possa accedere anche alla pratica sportiva, nel tempo scolastico come nell’ extra scuola, insieme a coetanei, per intessere reti di scambi relazionali, sperimentare la gioia di un gesto sportivo e la bellezza del gioco.
Da tempo la nostra provincia e la città di Reggio Emilia propongono l’ inclusività anche attraverso lo sport, non solo come espressione di un diritto sancito dalla Convenzione Onu (art. 30), ma soprattutto come presa di coscienza d’un bisogno che appartiene ad ogni bambino, ragazzo, giovane, quello di poter praticare, insieme ad altri, un’ attività sportiva, beninteso nel rispetto delle caratteristiche e dei desideri personali.
Abbattendo barriere ancora più impervie che quelle architettoniche, a timidi passi prima, elaborando poi, via via, proposte sempre più ambiziose e capaci di far confluire un numero crescente d’ attori, si è dato vita ad All Inclusive Sport, progetto che vuole diffondere ed affermare un concetto di inclusione attraverso lo sport, opponendosi all’ idea di creare contesti dedicati e separati per le persone con disabilità.
Tanti i soggetti promotori, dall’ associazione Dar Voce a Gis- Genitori per l’ inclusione sociale, dall’ associazione Valore Aggiunto all’ Azienda Usl di Reggio Emilia (Neuropsichiatria e Medicina dello Sport), dal Cip Reggio Emilia a Uisp, CSI e Coni, dal Comune di R.E. con Reggio Città Senza Barriere e Fondazione per lo sport ad Apre, Aics, Cooperativa Reggiana Educatori e Centro sociale Giovanni XXIII, dalla Fondazione Durante e Dopo di Noi all’ Inail di RE, tutti a testimoniare, ancora una volta, l’ idea di un territorio vocato alla solidarietà, all’ inclusione, all’ apertura verso sempre nuove sfide, anche le più difficili.